Il corpo umano è composto in prevalenza da liquidi e quindi acqua biologica (H2O). Il legame tra gli atomi di idrogeno e ossigeno è determinato dalla carica elettrica di polarità opposte dei due elementi che crea correnti elettriche e campi elettromagnetici. Ciò è noto scientificamente con il termine “legame covalente”.
Da tutto ciò possiamo dedurre come l'organismo possa essere rappresentato non solo da un'infinità di reazioni biochimiche ma anche da rilevanti attività biofisiche.
Sulla base di questa verità scientifica è possibile affermare che il corpo umano genera una significativa attività elettromagnetica che in medicina viene utilizzata nella diagnostica con elettrocardiogramma, elettroencefalogramma e risonanza magnetica nucleare. Ne consegue che gli esseri viventi siano dei sistemi aperti e possano interagire con i segnali fisici e chimici ambientali che possono talvolta alterare e interferire con l'equilibrio dell'organismo.
Le nostre cellule sono infatti in grado di trasmettere e ricevere frequenze elettromagnetiche che vengono utilizzate per la comunicazione tra cervello e organi. In particolare, il cervello genera frequenze estremamente basse (ELF) che viaggiano in tutto l’organismo stimolando le attività organiche.
Queste frequenze sono riconosciute scientificamente con i termini EPSILON, DELTA, THETA, ALPHA e BETA.
Questi principi trovano finalmente un utilizzo terapeutico grazie al dispositivo medico KARNAKMED® applica le basi della terapia di risonanza e interagisce a livello biofisico grazie alla natura vibrazionale del DNA e RNA cellulare. L’interazione tra le frequenze generate dal dispositivo e quelle già emesse dal corpo umano consente la creazione di nuova chimica all’interno dell’organismo. La terapia agisce con un minimo stimolo in grado di lavorare con la piena accettazione dell'organismo e in totale rispetto dell’unicità di ciascun essere.